dalla
Gazzetta di Parma del 15/01/1973
Vecchi: "I giovani stentano
ad inserirsi"
Non ancora trovato il punto d'incontro fra le due federazioni. E' necessario
un grande e moderno impianto per potere organizzare nel 1974 i campionati
italiani a Parma.
Com'è ormai consuetudine, al termine di ogni annata agonistica,
è d'obbligo concedere la parola al "nocchiero" Bruno
Vecchi, presidente del Comitato FIBS di Parma, per cercare di sviscerare
i problemi che attanagliano tuttora questa disciplina, che raccoglie accanto
a sè una numerosa schiera di appassionati.
"Il dato di maggior rilievo - attacca il presidente Vecchi - e che
ci dà ampie possibilità in un futuro anche immediato di
poter organizzare a Parma i campionati italiani del decennio; è
quello del potenziamento della provincia che in questi ultimi due anni
ha fatto passi da gigante. Finalmente oggi si può impostare un
discorso nuovo, più costruttivo, che ci permette di proiettare
questo sport in una dimensione che solo un anno fa non era possibile fare.
Con l'entrata di dirigenti giovani in seno alle società c'è
stato quel necessario svecchiamento, primo passo indispensabile per programmare
con modi differenti questa nostra disciplina.
"Anche la ristrutturazione delle società è iniziata:
per raccogliere i frutti di questa nuova impostazione è solo questione
di tempo. Per organizzare i campionati italiani del 1974 manca, a mio
parere, solo un bocciodromo con una capienza di tre-quattro mila persone
per ospitare la finalissima. D'altro canto l'assessore allo sport Catuzzi
ha, ancora una volta, affermato che l'Amministrazione comunale ha in programma
la costruzione di un impianto sportivo con relativi campi da gioco, che
dovrebbe sorgere in via Calatafimi. L'organizzazione della maggiore rassegna
boccistica italiana è legata quindi alla realizzazione di questo
progetto: speriamo che, dalle promesse si passi finalmente ai fatti.
"Un altro problema che assilla il nostro Comitato è quello
riguardante i giovani che sinora non hanno trovato, nella maggior parte
delle società, quell'ambiente ideale per inserirsi e praticare
quindi la disciplina. In compenso, a parte questo cruccio, posso affermare
che il 1972 è stato un anno nel quale abbiamo fatto grandi passi
in avanti, anche se rimane ancora tanto da fare. L'importante. è
avere trovato la giusta via: ora non si tratta altro che di proseguire".
Al 6' congresso nazionale, che si è tenuto a Modena in dicembre,
al quale lei ha partecipato in qualità di consigliere nazionale,
cosa si è deciso per quanto riguarda i rapporti da tenere con il
Coni e con le altre organizzazioni?
"Il Coni ha dato mandato all'UBI di trovare un punto d'incontro tra
le parti, ma ancora non si è fatto nulla perchè evidentemente
manca la precisa volontà di giungere all'unificazione. Diciamo
pertanto che rapporti tra le controparti è tuttora congelato, ma
certamente non per volontà della FIBS. Noi, in sede competente,
abbiamo proposto la formazione di una confederazione, alla quale verrebbero
a far parte oltre alla FIBS, l'UBI e l'ENAL-FIGB, che consideriamo un
primo passo verso la sospirata unificazione".
Al 6' congresso nazionale, tenutosj a Modena, il dott. Quirino D'Amario
è stato confermato presidente della CAF la commissione incaricata
di infliggere punizioni ai giocatori che trasgrediscono le norme dello
statuto.
I vincitori del 1' Trofeo giovanile FISB nazionale a squadre a staffetta,
che si è disputato a Salsomaggiore.
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