dal
Resto del Carlino del 14/08/1983
Ferragosto è 'bocciato'
Domani il tradizionale G.P. boccistico nazionaIe
Storia di un Gran
Premio. Ba1zò subito alla mente una corsa automobilistica di Formula
1. Ma non si tratta di bolidi bensì del G.P. Città di Salsomaggiore,
gara boccistica nazionale per la specialità della coppia.
E' una gara che di Formula 1 ha anch'essa soprattutto per giocatori: con
la clausola "ad invito", alle griglie di partenza si presentano
sempre i migliori boccisti italiani.
Come G.P. è forse fra i più vecchI in campo nazionale vantando
una tradizione che dura dal 1941. Furono i vari Barani, Bandini, Dondi
a dar vita alla prima importante gara nazionale organizzata dalla società
Bocciofila Salsese e la scelta della data cadde sul 15 agosto. Un'esclusiva,
che ha risonanza in campo nazionale: per ferragosto l'unica e classica
competizione in programma è il "garone" di Sasomaggiore.
I vacanzieri di luglio ritrovavano già dagli anni 50 nel week-end,
ferragostiano Salsese un altro momento da trascorrere con la famiglia
che si portavano appresso. La gara dapprima fu riservata a 128 coppie
considerato anche l'esiguo numero di campi a disposizione; poi nel 1946
i partecipanti raddoppiarono, per due anni consecutivi il torneo durò
due giorni. Nel 1949, quando si utilizzarono i primi campi del bocciodromo
dei Pini, si tornò alla giornata singola, anche se per diverso
tempo si allestirono indimenticabili maratone che andavano dalle 8 del
mattino a notte inoltrata.
Delle 41 edizioni disputate vi fu un solo forfait nel 1942, causa la guerra,
mentre due edizioni furono interrotte per la pioggia. Pur essendo il fiore
all'occhiello della società locale, dal lato agonistico il "garone"
è un po' la bestia nera dei bocciofili Salsesi che non sono mai
riusciti a vincerlo. Solo in 4 occasioni hanno sfiorato il colpo: nel
1959 con la coppia Orioli-Furletti, nel 61 e nel 62 Eugenio Tinelli in
coppia rispettivamente con Albino Ampollini e Mario Ferrari, tre giocatori
che hanno fatto storia nella Bocciofila Salsese; mentre nel 1980 la vittoria
fu rimpianta da Gianfranco Ronchini-Lino Montuschi.
Come già lo scorso anno anche questa edizione del "garone"
è dedicata alla memoria dei presidenti della società organizzatrice
che vuole onorare chi ha lavorato per portare la società stessa
agli onori del boccismo nazionale.
L'attuale
gruppo dl affiliati della Società bocciofila Salsese, che svolgono
attività agonistica, I praticanti di questo sport a Salsomaggiore
sono circa quattrocento.
Breve storia della Società bocciofila Salsese, da Berselli a Gerini
Bocce che passione! E' quella dei duecento soci della Società Bocciofila
Salsese. Se si pensa che il numero degli appassionati veri e propri può
essere raddoppiato tranquillamente si ha una fisionomia di come questo
sport, ora riconosciuto dal Coni, abbia contagiato giovani e meno giovani
della nostra città.
Per risalire alle origini delle bocce a Salsomaggiore, bisogna tornare
al secolo scorso quando la boccia era ancora di legno. Alla fine della
prima guerra mondiale, i SaIsesi si erano già concentrati all'ex
Guantara, dove sono nati i primi campi da gioco disposti, data la zona
collinare, in due coppie a gradoni. Anche allora, visto il buon numero
di praticanti, alcuni volenterosi avevano pensato bene di dare una certa
organizzazione a questa attività hobbistico- sportiva e posero
le basi per una società.
Siamo nel 1932, quando i vari Giorgio Bandini, Luigi Peracchi, Taddeo
Berselli, Mario Peschiera, Giulio Montuschi, Dante Battistini, Ennio Cenci,
Antonio Parpaiola si ritrovano e costituiscono la Società bocciofila
salsese. Primo presidente è il Berselli e la sede della società
viene situata presso lo chalet del "Latteria Svizzera" (dove
attualmente si trova la piscina Leoni). La vita societaria stimola gli
appassionati bocciofili, si organizzano le prime gare (da ricordare il
primo incontro ufficiale con I 'Aquila di Parma alla presenza del ministro
Rossoni voluto dal nuovo presidente rag. Enea Barani che aveva nel frattempo
sostituito il Berselli), si istituisce la divisa sociale, si effettuano
le prime trasferte. Sempre sotto la guida del rag. Barani i bocciofili
Salsesi parteciparono a un 'iportante gara internazionale a qua-
drette a Sanremo sfoggiando la spumeggiante divisa biancoazzurra.
Arriva Da seconda guerra mondiale ma nel 1941 i boccio fili riescono ugualmente
a organizzare la prima importante gara nazionale denominata "Gp Città
di Salsomaggiore". Nel luglio del 1943, sotto la presidenza di Bruno
Dondi, ospitano sui campi della Latteria svizzera il maresciallo Bado
glio che si cimenta in un incontro amichevole coi salsesi proprio alcune
settimane prima di diventare Capo del Governo.
Termina la guerra e fra i tanti strascichi lasciati nella cittadina termale
c'è il bombardamento del giardino zoologico in parco Mazzini dove
il Comune reperirà poi, a cavallo degli anni cinquanta, l'area
per il nuovo bocciodromo. Così sotto la guida di Amedeo Zancarini,
sorgono prima quattro campi poi otto fino al raggiungimento, dopo alcuni
anni, degli attuali sedici. E' un lavoro soprattutto basato sul volontariato
che è stato l'arma vincente in tutti i 50 anni della società.
Fatalità del caso vuole che la larghezza dei campi (4 metri) corrisponde,
all'incirca, alla distanza fra le file dei secolari pini che ancora oggi
danno una rilassante immagine a tutto il complesso. Col completamento
dei campi vengono costruiti, a cavallo degli anni sessanta, gli attuali
locali uso bar e sede della società. E' un'iniziativa del presidente
Dante Botti che resta alla guida per oltre un decennio.
Con l'avvento degli anni sessanta-settanta la società riesce ad
emergere anche sul piano tecnico. Oltre a numerosi titoli provinciali
regionali e alle innumerevoli presenze ai campionati italiani il miglior
risultato è raggiunto nel 1977 a Milano dalla coppia Ferrari Mario
- Remo Cantarelli che conquistano il secondo posto. Nel 1966, sotto la
guida del dinamico Giorgio Bandini vi è il primo scambio di visite
a livello internazionale coi bocciofili Jugoslavi di Zagabria, cui fa
seguito, alcuni anni dopo, quello con gli svizzeri di Zurigo.
Nel 1974 lo scenario del bocciodromo di Parco Mazzini si presta per la
disputa delle eliminatorie e dei campionati Italiani assoluti ed anche
quest'anno la manifestazione verrà ripetuta a livello dì
categorie giovanili non meno spettacolari.
Deceduto nel 1975 Bandini, uno dei maggiori precursori, alla presidenza
è eletto lvo Fava ma la sua avventura è breve per un destino
crudele che prematuramente lo allontana da una famiglia, quella dei bocciofili,
che lo ha sempre amato e benvoluto. Siamo ormai giunti ai giorni nostri:
dopo una piccola parentesi di Roberto Dondi, attualmente alla guida della
società c'è il cav. Giovanni Gerini già presidente
dell'U.S. Salsomaggiore Calcio, che si avvale della collaborazione del
cav. Giovanni Lottici suo vice, appassionato sostenitore della società.
Guido
Tovagliari.
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