dalla Gazzetta di Parma del 11/01/1989

Orlando Pizzati interviene su un tema delicato
Bocciodromo: occorre
buon senso

Sull'argomento del bocciodromo coperto e della convenzione, per la relativa gestione che è stata recentemente deliberata in consiglio comunale a Salsomaggiore, interviene per precisare la propria presa di posizione il
consigliere del Msi, Orlando Pizzati.
«Ho difeso, con passione e convinzione, il buon diritto della Bocciofila Salsese a gestire l'impianto: non ne farò il panegirico, ma soltanto la costruzione di quei sedici campi all'aperto che rappresentano il più bel complesso d'Italia, e senza il contributo di una lira da parte dell'Amministrazione, per me, titolo sufficiente a gestire il bocciodromo coperto.
La convenzione, poi, non chiude le porte assolutamente a nessuno: sono aperte a tutti coloro che intendono fare gare nazionali o internazionali. Non ho parlato della Bocciofila 87 di Tabiano perché agli atti non esisteva un documento e la documentazione da parte degli interessati, mi fu consegnata in ritardo.
Io non avrei cambiato voto, perché ero e sono convintissimo di avere agito con molta correttezza. Ma certamente avrei spezzata una lancia per il futuro della bocciofila 87.
Perché lo strappo diventi irreparabile c'è un solo modo: l'intervento dei politici. lo credo fermamente che i bocciofili di Salso e Tabíano non abbiano bisogno di una balia politica: h
anno sempre dimostrato il loro buon senso e risolveranno, certamente, in armonia questo grave problema. Il consiglio comunale, che sembrava spaccato in due nettissimi tronconi, ebbe un colpo di coda finale: la Dc, che aveva minacciato un "no", approvò la convenzione così come fece il sottoscritto. La forza der buon senso? Ai posteri!...».

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